Arnosto - Fuipiano
Di grandissimo interesse storico ed architettonico è la frazione di Arnosto, parte del piccolo paese di Fuipiano, considerata uno dei più significativi esempi di insediamento spontaneo della provincia di Bergamo che merita certamente una visita.
Il Comune di Fuipiano, posto nella zona nord occidentale della Valle Imagna e denominato “tetto della Valle Imagna” per la sua posizione dominante rispetto al territorio vallare sottostante da sempre mantiene le caratteristiche del piccolo borgo montano, la cui storia, tuttavia, non è facilmente ricostruibile, stante l’assenza di precisi riscontri storiografici.
Il toponimo sembra trovare origine nella parlata locale, il dialetto bergamasco: si pensa infatti possa derivare dal termine foipià, che indica un pianoro con molti faggi.
Secondo gli esperti, le origini del paese dovrebbero risalire al periodo medievale quando il territorio, fino ad allora scarsamente antropizzato, vide un incremento abitativo dovuto alle lotte tra guelfi e ghibellini.
Queste infatti costringevano alcuni esponenti dell'una o dell'altra fazione (nonostante la valle fosse considerata una sorta di feudo guelfo) ad abbandonare i propri luoghi d'origine e di trasferirsi in posti al riparo dalle persecuzioni avverse, tra cui appunto la zona di Fuipiano. In questo periodo la famiglia di maggior importanza era quella dei Locatelli, la quale gestiva le principali attività anche nei paesi limitrofi, uno dei quali (Locatello) prese il nome dallo stesso casato.
ARNOSTO
Arnosto ricopriva un ruolo di particolare importanza per la valle Imagna: era un avamposto di confine della Repubblica di Venezia verso lo Stato di Milano; infatti la Valle Imagna dal 1428 fino al 1700 appartenne al dominio di Venezia, basti pensare che il paese di Brumano prospiciente Foipiano sul versante in destra della valle, faceva parte dello Stato di Milano.
Compito arduo quello della guarnigione, perchè il confine, essendo questa una zona montuosa, era di difficile controllo e per evitare sconfinamenti nel 1756 si impiantarono alcune rocce con la scritta SV (Stato di Venezia) e SM (Stato di Milano). Ma la popolazione montana era insofferente a questi vincoli e questi cippi vennero di sovente divelti.
L’agglomerato è costituito da tre nuclei rurali definiti sud, nord e nord – ovest. Ognuno è formato dall’aggregazione, realizzatasi in tempi diversi, delle differenti unità abitative. Le case si affacciano su una mulattiera. Esse hanno porte e finestre più ampie verso la valle, più piccole e rade verso il monte.
Nell’abitato sono incastonati alcuni edifici di notevole valore artistico come la piccola Chiesa, all’imbocco meridionale della contrada, e l’austero Palazzo della Dogana della Serenissima.
Agglomerato Sud (dopo il restauro)
Questa parte è stata ristrutturata nel 2002 dall’Amministrazione Comunale
ed ora contiene la sede del Municipio, la Biblioteca Comunale ed un
piccolo museo etnografico. Questo è l’agglomerato più funzionale e
semplice, perchè qui vivevano secondo ritmi comunitari parecchi gruppi
familiari di contadini (a volte anche 10/15 persone per famiglia). Il primo
piano era usato come cucina e cantina, il secondo per le camere dal letto
(senza bagni!) e l’ultimo come deposito.
Una piccola cappella nell’agglomerato Sud, dedicata ai santi Filippo
Neri e Francesco da Paola. Questa chiesetta è stata costruita per la
comodità degli abitanti della contrada nel 1664, utilizzando il primo
piano di uno degli edifici già esistenti. Nonostante possa contenere
al massimo 20 fedeli è ricca di affreschi di pregevole fattura,
recentemente restaurati, nonché un dipinto di Francesco
Quarenghi, il nonno dell’architetto Giacomo Quarenghi.
Da Fuipiano, "il tetto della valle Imagna" i turisti hanno la possibilità di compiere belle escursioni alla portata di tuttii, con passeggiate nei boschi o su per i sentieri che portano alle varie cime. Il panorama è stupendo con la mole del Resegone che mostra alla valle il versante nord.
Di particolare interesse escursionistico la salita ai Tre Faggi dove tre grandi faggi, veri monumenti arborei, ed un sacello votivo coesistono in un meraviglioso connubio religioso e paesistico.
Il sacello votivo presente nella località Tre Faggi - E' costutuito da una cappella centrale con una Madonnina e 21 pinnacoli in pietra posti sul suo perimetro.